Katha Upanishad
La Katha Upanishad è probabilmente la più conosciuta di tutte le Upanishad. Inizialmente tradotta in persiano, attraverso questa versione ha fatto il suo ingresso in Europa. Più tardi Raja Ram Mohun Roy ha fatto uscire una versione inglese. Da allora è stata pubblicata in varie lingue e gli scrittori inglesi, tedeschi e francesi sono tutti d’accordo nel dichiararlo una delle espressioni più perfette della religione e della filosofia dei Veda.
Non c’è consenso di opinione riguardo al posto di questa Upanishad nella letteratura vedica. Alcuni dichiarano appartenga allo Yajur-Veda, altri al Sama-Veda, mentre un gran numero la include in una parte dell’Atharva-Veda. La storia è stata inizialmente suggerita nel Rig-Veda, ripresa più decisamente nello Yajur-Veda, e nella Katha Upanishad appare pienamente elaborata e intrecciata con il più alto insegnamento vedico.
Tuttavia, non c’è nulla che indichi un posto speciale per questa versione finale, né è stato trovato alcun significato per il nome Katha.
Il testo presenta un dialogo tra un aspirante discepolo, Nachiketas, e il Sovrano della Morte ra proposito dell’aldilà.
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