Il criceto e la ruota
Una delle cose belle dei viaggi è il fatto che, quando ritorni, riesci a vedere tutto da un’altra prospettiva. E’ come se ti fossi alzato quel tanto che basta per uscire da una sorta di banco di nebbia.
Quando per un po’ interrompi la tua routine ne riesci a vedere i limiti, i pregi e i difetti.
Viviamo in una società che corre sempre più forte, siamo sempre all’inseguimento degli obbiettivi, dei risultati, dei target. Dobbiamo rispettare le scadenze, dobbiamo misurare le nostre performance, dobbiamo essere persone di successo, dobbiamo essere sempre in competizione per diventare migliori degli altri.
E’ abbastanza comune la visione della vita secondo cui devi studiare, devi avere un buon lavoro, devi fare carriera, devi comprarti una casa, devi farti una famiglia, devi crescere dei figli, ecc. ecc. ecc. La vita viene vista come un treno che corre su due bellissimi binari verso un orizzonte radioso. E’ tutto quello che ci viene insegnato dal momento in cui iniziamo ad andare a scuola, ovvero nel momento in cui – per dirla parafrasando le parole di Nietsche – perdiamo al serietà che da bambini mettevamo nei nostri giochi.
Fare sempre di più, per ottenere e avere sempre di più…fin quando, inevitabilmente, tutto il nostro castello di carte crolla. E può crollare per infinite ragioni. Crolla perché la vita non corre su dei binari. La vita è fatta da innumerevoli sentieri, a volte bisogna inerpicarsi e fare fatica, a volte si cammina serenamente godendosi il panorama. Si incrociano tante altre strade e ci troviamo di fronte a innumerevoli bivi.
Tutto è sempre perennemente in continuo movimento. Tutto cambia, inevitabilmente. Prima o poi ce ne rendiamo conto, ed è lì che sopraggiunge la crisi. Ma la nostra infallibile e perfetta società ha già pronto il rimedio!
Va ad attingere alle discipline orientali (quelle che ci dicono di vivere nel qui e ora…), ed ecco nascere la moda della consapevolezza.
Corsi di yoga, meditazione, mindfulness, reiki e discipline olistiche, per ritrovare il proprio equilibrio interiore in poco tempo.
Corsi per diventare maestri di yoga, mindfulness, reiki e discipline olistiche, il tutto fruibile comodamente online o in un weekend, a prezzi stracciati (ho visto offerte per diventare insegnanti di yoga online a 79.99€, o operatori di ben 21 discipline olistiche a 129.00€).
Già, perché anche il benessere va riacquisito velocemente (almeno in apparenza), per poter ritornare senza indugio nella nostra ruotine e nelle nostre frustrazioni, fino alla prossima ricaduta, rimanendo così intrappolati in un loop infinito.
Siate semplicemente consapevoli; questo è tutto ciò che dovete fare, senza giudizi, senza forzature, senza cercare di cambiare ciò di cui diventate consapevoli. Allora noterete che è come quando sale la marea, non potete impedire a una marea di arrivare; potete costruire un muro, potete fare quello che volete, ma la marea giungerà con la sua energia dirompente. Allo stesso modo, se siete consapevoli in modo incondizionato, l’intero campo della coscienza comincia a schiudersi. E mentre si schiude, dovete seguirlo, e ciò diventa incredibilmente difficile: seguire nel senso di stare con il movimento di ogni pensiero che sorge, di ogni sensazione, di ogni desiderio segreto. Diventa molto difficile nel momento in cui vi opponete, nel momento in cui dite: “Questo è spiacevole”, “questo è bene”, “questo è male”, “tratterrò questo”, “rifiuterò quest’altro”.
(Jiddu Krishnamurti)
Lavoro nel settore delle vendite, pratico e insegno yoga. Due mondi diametralmente opposti, ma mentre il primo mi permette di vivere, l’altro mi aiuta a rimanere in equilibrio, cosa non sempre facile e che richiede ben più di un weekend.
Quando torni da un posto come l’India ti rendi conto di come il loro modo di affrontare la vita sia molto più semplice.
Nonostante tutte le difficoltà, la povertà e le contraddizioni, la maggior parte delle persone appare serena, sorride, vive semplicemente quel momento. Si gode l’oggi, anche per quel poco che può offrirgli.
Molto spesso ci dimentichiamo della fortuna che abbiamo avuto a nascere in questa parte di mondo. Possiamo mangiare ogni giorno, possiamo studiare, possiamo vivere in case dotate di acqua corrente e servizi igienici, possiamo andare in vacanza, possiamo curarci se siamo malati, possiamo coltivare i nostri hobbies ecc., ma nonostante tutto questo, continuiamo a vivere con il paraocchi. Sembra sempre che ci manchi qualcosa.
Non vediamo al di là del nostro naso. Viviamo in un mondo usa e getta. Per quanto bella o brutta possa essere, la routine rappresenta la nostra comfort zone.
Ci preoccupiamo solo di noi stessi. Ci sentiamo sempre minacciati dagli altri (solo ieri ho letto un titolo sul sito dell’Ansa: “Sbarcati 650 migranti: Italia sotto attacco”…ma quale attacco?!?). Ci autocommiseriamo in continuazione quando poi, in fondo, siamo noi la causa dei nostri stessi mali.
Forse siamo un po’ tutti come criceti su una ruota all’interno di una gabbia. Corriamo, corriamo e corriamo, con lo sguardo fisso su quell’unico orizzonte, che rimane sempre tanto lontano.
Corriamo, fin quando, sfiniti, scendiamo dalla ruota, e ci rendiamo conto, voltando lo sguardo, che la porta della gabbia è sempre stata aperta.
Namaste
PS: ogni tanto mi piace riascoltare queste parole di Tiziano Terzani: