Parivritta è una parola sanscrita che significa torsione o girare attorno.

Nella pratica dello yoga le torsioni costituiscono un massaggio benefico per gli organi interni, inoltre la spina dorsale ruota intorno al proprio asse, i dischi intervertebrali rilasciano alle vertebre le sostanze da eliminare e ne ricevono nutrimento nella fase di rilascio.

Una pratica detox (ottima per l’inizio della primavera!) dunque, ma non solo. Da un punto di vista simbolico le torsioni rappresentano il cambiamento, un girarci e guardare verso una direzione che prima non era visibile ai nostri occhi.

Nella vita di tutti i giorni siamo sempre alla ricerca di punti fermi ai quali aggrapparci per avere sicurezza, ma questa è solo una causa di sofferenza.

Tutto cambia. Tutto è in costante movimento e mutamento.

Raggiungeremo uno stato di vera armonia quando ci renderemo conto di far parte di questo eterno movimento, senza nascita, senza morte.

Non possediamo o perdiamo niente e nessuno, ma siamo parte di quell’eterno “Panta rei”: un infinito fluire.

Voi non volete cambiare quando cambiamento significa pericolo, per paura di perdere il vostro lavoro o vostra moglie. Potreste chiedere “Che bisogno c’è di cambiare?”. Ovviamente, se non cambiate, siete morti. Vita significa movimento, e non stagnazione, se la negate siete morti. Vita e cambiamento sono sinonimi. Voi state cambiando, il vostro corpo è in continuo cambiamento, state invecchiando, i vostri sensi cambiano. E interiormente non volete cambiare perché avete trovato un credo, un’idea, qualche superstizione, una conclusione, un’esperienza da cui non volete allontanarvi perché è piacevole e ne traete qualche vantaggio; mentre, se è una cosa dolorosa, volete cambiarla o la rifiutate.

(Jiddu Krishnamurti)

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