Yoga

Lo yoga non è una religione, ma una scienza…

Che cosa significa la scienza dello yoga? Quando le persone parlano di Yoga, spesso pensano che abbia qualcosa a che fare solo con la componente fisica. Lo yoga è una scienza che si occupa di corpo, respiro, mente, anima e, in definitiva, dell’universo stesso. È sia pratico che teorico.

Patanjali non ha cercato di insegnare una religione in particolare. Lo yoga non è una nuova religione, né condanna alcuna religione. Lo Yoga non insegna che se sei ebreo, dovresti diventare cattolico, o se sei cattolico, dovresti diventare indù, o se sei indù, dovresti diventare buddista. Tutte le grandi religioni provengono da un’unica fonte. Le religioni dicono alla gente cosa fare e cosa non fare e forniscono un insieme di regole o comandamenti che non sono pienamente soddisfacenti.

La scienza dello yoga non ti dice cosa fare e cosa non fare, ma ti insegna come essere.

La scienza dello yoga è una scienza della vita che aiuta a conoscerne le parti conosciute e sconosciute, che aiuta a liberarsi dai dolori e dalle miserie, e aiuta a raggiungere quello stato che è libero da dolori e miserie.

Come può qualcuno che vive nel mondo praticare la scienza dello Yoga? Se si comprendono i principi fondamentali di questa scienza e perché dovrebbe essere praticata, diventerà facile praticare.

Per prima cosa occorre decidere di intraprendere un cammino di ricerca. Bisogna sentire la necessità di conoscere più profondamente noi stessi. Manca qualcosa, qualcosa che non potremmo ricevere dalla nostra religione (se ne seguiamo una). Milioni di persone, sia in Oriente che in Occidente, stanno cercando la Verità e la realizzazione del Sé, o come dicono i religionisti, Dio. Possiamo andare in chiesa o al tempio o nelle sinagoghe, ma la mente in discussione è ancora lì. A volte le religioni ortodosse non soddisfano i nostri bisogni, quindi ci si interroga sulla vita. Quando la mente fa domande, significa che non si è pienamente soddisfatti.

La vita è una domanda continua di fronte a noi. Vogliamo sapere qualcosa di più, ma stiamo usando questa piccola mente, che è come un metro, per misurare il vasto universo e i suoi misteri. Non capiamo la nostra religione perché non capiamo noi stessi.

Il più importante di tutti i libri è il libro della vita. Se non lo apriamo, non capiremo gli insegnamenti delle Scritture. Le Scritture dicono cosa fare e cosa non fare, ma noi dobbiamo imparare come essere. Tutte le porte della conoscenza superiore si apriranno una volta che avremo capito noi stessi. Patanjali offre qualcosa a questi ricercatori. Patanjali dice che la fonte della conoscenza è dentro di noi. Il mondo e la conoscenza esterna possono solo informarci e ispirarci.

Se mettiamo dieci coperchi intorno a una luce, cosa accadrà alla luce? La luce rimarrà sempre la stessa, ma ci apparirà oscurata. Non saremo in grado di vederla. Se rimuoviamo i veli, la vedremo chiaramente. Possiamo confrontarci con la luce. Prima di andare alla fonte della conoscenza interiore, dobbiamo superare molte barriere.

La scienza dello yoga non offre alcuna nuova religione; offre una metodologia. Attraverso la scienza dello Yoga possiamo capire meglio noi stessi a tutti i livelli, incluso il nostro benessere fisico, le nostre azioni, i nostri processi mentali, le nostre emozioni e i nostri desideri. Capiremo anche come siamo legati al mondo e come condurre una vita di successo nel mondo. La scienza dello yoga crea un ponte tra le condizioni di vita interiori ed esteriori.

Lo yoga è un modo per migliorare noi stessi, un modo per comprendere i nostri stati interiori. Chiunque noi siamo, abbiamo tutto il potenziale dentro di noi.

Ne siamo consapevoli? Se ne siamo a conoscenza, sappiamo come usarli? Patanjali ci incoraggia ad essere consapevoli dei potenziali che abbiamo e ad imparare a usarli. Questa scienza pratica dice di esplorare sempre di più.

La parola Yoga significa “unificazione, unire con”. Dobbiamo unirci a noi stesso e con il tutto. Al momento siamo individui e stiamo vivendo la nostra “miseria” e la causa della miseria, secondo Patanjali, è l’ignoranza (avidya). L’ignoranza è auto-creata. Possiamo liberarcene perché è stata creata da noi. È come schiaffeggiarsi costantemente la faccia e poi dire: “Che Dio mi aiuti!”. È come bendarsi e dire: “O Signore della luce, della vita e dell’amore, dammi luce!”. Questa preghiera è inutile.

Dobbiamo accendere la nostra lampada. Nessuno ci darà la salvezza.

Tutti gli individui hanno la responsabilità di illuminare se stessi. Non pensate di non poterlo fare.

Ognuno di noi possiede quella scintilla. Siamo completamente attrezzati.

Dobbiamo semplicemente darci una disciplina.

La disciplina non è una prigione.

Significa semplicemente pratica.

2 COMMENTI
  • Giorgio Giordano
    Rispondi

    Molto interessante,ma molti sostengono che lo yoga influenzi la propria religione,inculcando concetto anche spirituali non consoni,con le religioni di altre culture ed influenzandole.E’ veramente solo una scienza?Grazie.Giorgio Giordano

    1. Max
      Rispondi

      Buonasera Giorgio.
      Dal mio punto di vista la spiritualità è una cosa, la religione è un’altra. La prima rende liberi, le seconda impone dei dogmi.
      Personalmente non credo più nelle religioni, anche se credo in Dio.
      Purtroppo la natura umana non è perfetta e nello yoga, come nelle religioni, ci sono persone che si approfittano delle debolezze delle persone per inculcare concetti e idee o per controllare le persone stesse.
      Lo yoga, nella sua forma più pura, è semplice ricerca della propria spiritualità e della propria consapevolezza, indipendentemente dalla religione professata.
      E’ un cammino non per ritrovare sé stessi, perché in fondo non c’è nulla da trovare, ma un percorso che ci insegna a trovare le risposte alle nostre domande, risposte che sono sempre state di fronte a noi e che, forse, non abbiamo mai voluto vedere.

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